BAR TRATTORIA ANCONELLA Piatti tipici bolognesi e carni toscane, crescentine e piadine.
Via Anconella, 41/43 40050 Loiano (BO)
Tel. 051-928373
Gradita la Prenotazione Chiuso il Giovedì
Evoluzione storica dell’edificio. :
Dall’analisi della distribuzione planimetrica e dei
catasti, della tipologia costruttiva e dell’uso dei
materiali, è possibile descrivere (allo stato attuale
delle conoscenze) l’evoluzione storica dell’edificio.
Il primo impianto dell’edificio è probabilmente
identificabile nei due vani ricavati nella roccia
ubicati al piano seminterrato e al piano terra nel vano
a pianta quadrata con lato di circa 6 m.
Sopra l’attuale ingresso è scolpito in bassorilevo un
simbolo (la croce nel cerchio) riconducibile ai maestri
comacini (in località La Guarda ed alla Fratta di Loiano
sono presenti edifici a loro attribuiti).
Successivi ampliamenti, che si susseguono in tempi
diversi, si articolano attorno a questo nucleo fino ad
ottenere la sagoma rilevata nel catasto Boncompagni.
La prima crescita si identifica nella stalla al piano
seminterrato e nella sovrastante cucina della trattoria
al piano terra.
Una seconda fase di crescita, più importante, è
identificabile nella cantina prospiciente il vano,
anch’esso cantina, totalmente ricavato nella roccia al
piano seminterrato; nella stanza sovrastante entrambe le
cantine attuale sala da pranzo della trattoria che
ospita il camino bentivolesco; nel piano superiore, il
cui impianto origianario è stato sensibilmente
modificato dall’inserimento di tre appartamenti che,
attraverso una scala comune, hanno accesso dal portico.
Una terza crescita è identificabile sia con il vano che
si sviluppa dal piano seminterrato al piano primo e
sottotetto caratterizzato dalla presenza di due
colombaie riportanti elementi in cotto; sia dal portico
sulla strada.
Tra il catasto Boncompagni (1785) ed il catasto
Gregoriano (1827) si realizzò un successivo ampliamento
riconoscibile nell’appartamento su più livelli
accessibile dal portico al n. civ. 45. E’ possibile
ipotizzare che in questo periodo sia stata sostituita la
parte di portico attualmente corrispondente alle tre
arcate a tutto sesto (l.230 cm), probabilmente in
origine il portico era costituito solo da arcate a sesto
ribassato (l. 270 cm)
Il camino Bentivolesco.
All’interno della trattoria, al piano terra, è presente
da “tempo immemorabile” un camino con stemma dei
Bentivoglio e decorazioni floreali databile tra la fine
del Quattrocento e l’inizio del Cinquecento.
Tale camino risulta, allo stato attuale delle ricerche,
l’unico elemento di particolare pregio storico-artistico
presente nell’edificio; gli adattamenti di rinforzo del
tavolato sottostante il basamento del camino
suggeriscono l’ipotesi di un’inserimento successivo alla
realizzazione delle strutture. Il camino realizzato in
pietra arenaria color grigio, ha un focolare di
dimensioni in centimetri (l x h x p) 222x163x52, ed è
composto da parti monolitiche costituite da:
- montanti laterali di dimensioni 15x126x52 su cui è
scolpito, in bassorilievo sulla parte frontale, un
fascio arboreo contornato da un’esile cornice
- mensole sostenute dai montanti di dimensioni
15x37x83/52 su cui sono scolpite, in bassorilievo su
entrambe le parti laterali, due rosoni di diametro 11 e
5,5 collegati da una doppia cornice, esile e curvilinea;
sulla parte frontale della mensola è scolpito, in
posizione centrale e con sviluppo verticale, un cordone
;
- architrave frontale di dimensioni 252x40x7 su cui è
scolpito in bassorilievo lo stemma araldico bentivolesco
con la sega dentata, rappresentato al centro di una
semplice ghirlanda di foglie da cui parte, in basso,
fermato con un fiocco, un nastro che si distende
sinuosamente verso i lati brevi della lastra e si
conclude, sul lato sinistro con un fiore di loto e sul
lato destro con un sonaglio, gli elementi decorativi si
inseriscono all’interno e parzialmente sovrastano, una
doppia cornice di spessore totale di 9 cm.
FOTO DELLA TRATTORIA
Il basamento è realizzato in muratura intonacata e
tinteggiata. All’interno del focolare è inserita la
bocca del forno costituita da elementi in pietra quali i
montanti a sesto acuto e la soglia.
Il forno si inserisce in una struttura muraria in
aggetto poggiante su putrelle ed aste in ferro
incastrate nella muratura, il coperto è composto da
travetti e dormiente in legno con sovrastante strato di
tavelle in laterizio e manto di copertura in coppi. Il
comignolo è intonacato e presenta un cappello
prefabbricato.
Non mi è stato possibile rintracciare notizie certe
sulla provenienza di questo camino, le fonti
bibliografiche e documentarie non hanno messo in
evidenza alcun legame tra il luogo e i possedimenti
della famiglia Bentivoglio (ramo dominante).
Durante la fase di ricerca ho avuto modo di visitare la
stanza dei cinque camini, nel castello di Giovanni II Bentivoglio a
Ponte Poledrano. Gli stucchi decorativi del camino principale, sono
una ricostruzione fedele eseguita dal Rubiani su ritrovamento degli
stampi originari nei rifiuti di riempimento di una volta; il Rubiani
ipotizza che i modelli primitivi fossero intagliati “…in marmo o in
una pietra ben compatta, e di gusto al tutto toscano…”.
Da un confronto tra i due camini emergono similitudini
riguardanti lo stile rinascimentale, dai caratteri fastosi nel
camino di Ponte Poledrano e più sobrio, ma gentile, nel camino di
Anconella; le dimensioni frontali del focolare, 275x236 per il
camino di Ponte Poledrano inserito in un salone con altezza di poco
superiore a 5 m, e 252x215 per il camino dell’Anconella inserito
nella sala della trattoria con altezza di poco superiore ai 3 m; la
presenza comune dell’elemento decorativo del rosone laterale. Lo
stemma presente nel camino dell’Anconella risulta simile allo stemma
rappresentato sul pozzo interno alla corte di Ponte Poledrano.
Le “grotte” scavate nell’arenaria.
Al piano seminterrato, al di sotto dei locali della trattoria, un
vano è stato completamente scavato nella roccia, le dimensioni del
vano sono 485x510x250. Il vano è adibito ad uso cantina ed è posto
ad una quota inferiore di circa 90 cm rispetto il pavimento dei vani
contigui, il dislivello è superato da quattro gradini scavati nella
roccia e notevolmente consumati dall’uso, al locale vi si accede da
un’apertura finita con spallette in muratura ed architrave in legno,
sulla medesima parete si aprono due finestre rifinite con spallette
in mattoni pieni e architrave in legno e dotate di inferriate, nella
parete opposta si apre una bocca di lupo sfociante sotto il portico.
Entrando nel vano, nell’angolo a destra, è stato ricavato un
passaggio nella volta in arenaria di dimensioni 90x60, attualmente
tamponato dal solaio in legno. Attraverso tale passaggio si giungeva
nella sala con il camino bentivolesco, sotto la scala che
attualmente porta all’appartamento del primo piano