BAR TRATTORIA ANCONELLA Piatti tipici bolognesi e carni toscane, crescentine e piadine.
Via Anconella, 41/43 40050 Loiano (BO)
Tel. 051-928373
Gradita la Prenotazione Chiuso il Giovedì
I GIARDINI DEL CASONCELLO
I Giardini del Casoncello di Gabriella Buccioli sono
in via Scascoli n. 75 - Loiano ( Bo )
Sono visitabili solo su prenotazione. Le visite guidate,
della durata minima di due ore, si tengono nei giorni di
SABATO alle ore 16 e DOMENICA alle ore 10 ed alle 16.
Negli eventuali festivi infrasettimanali alle ore 16.
Per i gruppi gia' costituiti all'origine (minimo 15
persone) e' possibile prenotare anche un giorno feriale.
Per informazioni e prenotazioni telefonare allo
051-928100 dopo le ore 20 per poter parlare
personalmente. Negli altri orari e' in funzione la
segreteria telefonica. Oppure telefonare allo 051
928281.
Nelle librerie dal mese di novembre 2003 e' reperibile
il libro che racconta la storia del Giardino:
" I Giardini venuti dal vento. Come ho costruito il mio
giardino secondo natura". di Maria Gabriella Buccioli-
Edizioni Pandragon - Bologna
Il recupero dell'originario fondo agricolo di circa un
ettaro lasciato in abbandono per oltre un trentennio, e'
iniziato nel 1980, unitamente al ripristino del fienile
e della casa colonica (la futura abitazione); per la
casa padronale, ridotta ad una collinetta di macerie in
seguito ai bombardamenti dell'ultima guerra e invasa da
alberi di altro fusto, è stata fatta una operazione di "
recupero archeologico ", creando poi un giardino sulla
vecchia pavimentazione e sui resti di muro dissepolti.
L'intervento iniziale è servito a rendere praticabile il
terreno, scoprendo così la nuova " ossatura " che , nel
tempo, si era formata: bosco di robinie al posto
dell'antica vigna, aceri e querce sparsi nella parte
arativa, un boschetto di Maclura pomifera nell'aia,
ciliegi e prugni inselvatichiti un pò ovunque.
L'intervento successivo è stato quello di iniziare a
creare il nuovo ambiente partendo dal preesistente:il
controllo delle infestanti ed i frequenti sfalci hanno
permesso il ricrearsi di una diversità vegetale prima
impossibile.
Molte piante spontanee tipiche della zona sono state
reintrodotte, insieme ad infinite altre piante
ornamentali, prediligendo le specie rustiche e con una
buona adattabilità all'ambiente.
La divisione delle " situazioni vegetali " non è mai
stata netta e si è seguita, il piu' possibile, una
impostazione di tipo informale, per dare l'impressione
dell'ambiente spontaneo anche in molti spazi costruiti.
Ha cominciato cosi' a crearsi, anno dopo anno, un "
arazzo vegetale " in continuo mutamento, sia per
intervento umano che per evoluzione naturale. La scelta
delle piante si è fatta, nel tempo, sempre piu'
specifica introducendo una grande varietà di rose
antiche, arbusti da fiore, erbacee perenni, piante
aromatiche ed officinali, mantenendo tuttavia lo stesso
filo conduttore dell'uso congiunto di specie spontanee e
specie da giardino, e coltivando con metodi naturali,
nel massimo rispetto dell'ambiente. Aperti al pubblico
dal 1996, i Giardini sono oggi composti da diverse
"situazioni vegetali", (prato misto, orto-giardino,
giardino roccioso, zona d'acqua, bosco-giardino,
giardino delle erbe, bordure di cespugli da fiore,
bordure di erbacee perenni, frutteto-giardino, siepi
miste), articolate attraverso una serie di piccoli
giardini e spazi piu' ampi, nei quali e' possibile
osservare moltissime piante, sia allo stato spontaneo,
che usate per creare angoli suggestivi. Le viste guidate
portano a scoprire questo grande "libro verde"
attraverso un approccio non soltanto visivo, ma che
investe anche tutti gli altri sensi. Una particolarita'
e' infatti il percorso olfattivo che si snoda attraverso
un grande numero di speci (al momento gia' piu' di 200)
le quali trasmettono al visitatore sentori diversi per
mezzo delle foglie, dei fiori, delle cortecce ed anche,
a volte, delle radici. Fanno aprte di questo gruppo
anche le tante rose antiche (piu' di 60 specie) che,
sparse un po' ovunque, offrono una grande diversita' di
profumi. I Giardini si propongono come esempio di
"giardino naturale" e sono anche luogo di recupero e
conservazione per speci spontanee della nostra flora,
spesso a rischio di estinzione.
Nei giardini sono presenti a tutt'oggi circa:
214 speci di piante profumate
65 " rose antiche
211 " arbusti da fiore
26 " sempreverdi
40 " alberi
320 " erbacee perenni
60 " annuali e bienni
36 " bulbose
7 " palustri
17 " rampicanti
115 " eduli
179 " flora spontanea locale
La particolare suddivisione delle piante e' stata fatta
pensando al loro eventuale uso in giardino.
I loro numeri sono destinati ad aumentare, anno dopo
anno, proprio per la tipologia del luogo che e' in
continuo divenire.
UN GIARDINO NATURALE
I Giardini del Casoncello sono un bell’esempio di giardino naturale
dove natura e impronta umana convivono in armonia. La creazione di
un giardino è la realizzazione di un sogno e ho costruito il mio
sogno senza dover obbedire a nessuna legge, se non a quella
dell'avvicendarsi delle stagioni, per dare forma al mio ideale di
bellezza.
"Ho interiorizzato ogni spazio del mio giardino e conosco
intimamente ogni mia pianta per averla trovata o scelta e affidata
alla terra."
Non vi era un preciso progetto iniziale, la creazione si è
sviluppata piano piano, favorita dalla presenza di piante di solito
considerate infestanti come robinie, rose canine, sambuchi e
sollecitata da improvvise apparizioni, come quando vicino ai prugni
è arrivato, solitario tra l’erba un verbasco, Verbascum thapsus,
foglie feltrate, morbidissime, lungo stelo ricoperto da fiori
gialli. Avrei potuto fargli vivere solo la sua stagione sperando che
poi si propagasse ma era talmente bello che immaginai subito la
scena incantevole che si sarebbe potuta creare se gli avessi dato
per compagni altri fiori spontanei che come lui avevano il colore
del sole.
È così che i Giardini del Casoncello si presentano oggi: un luogo
dall'aspetto inconsueto, straordinariamente ricco di molte specie
vegetali e pervaso in ogni sua parte da un'atmosfera suggestiva,
sospesa tra la realtà e la fiaba, che riesce a coinvolgere tutti i
cinque sensi in una affascinante avventura emotiva e botanica.
"Il diserbo è un lavoro pressoché continuo. Se in alcune zone è un
mezzo per liberare le aiuole da erbe indesiderate, in molte altre è
un attento lavoro di selezione. Eliminando alcune piante e
incoraggiandone altre cerco progressivamente di mutare l’equilibrio
vegetale andando verso una nuova situazione che desidero e che, a
grandi linee, riesco a prevedere: diserbare diventa allora un atto
creativo. Modificare l’esistente è già creazione, ma spesso, mi
viene offerta la possibilità di scoprire inattese situazioni dalle
quali partire per darne origine ad altre più elaborate. Ma anche
quando è solamente un lavoro di pulizia, diserbare il giardino è una
delle attività che preferisco."
Avevo a disposizione, e a nessun costo, tanto prezioso materiale, mi
sembrava naturale utilizzarlo e poi mi piaceva dare al mio spazio un
aspetto magico e selvaggio trasformandolo in "una giungla fiorita".
Uno degli aspetti ricorrenti del giardino è proprio la mescolanza di
piante diverse, libere associazioni, dove la flora locale si mescola
ad apporti "esogeni", creando situazioni affascinanti e mutevoli. La
mutevolezza, dovuta soprattutto al movimento delle specie spontanee,
è infatti un'altra delle caratteristiche che gli danno carattere.
"Mi piaceva accogliere i visitatori che chiedevano di conoscere i
miei giardini. Dopo il tè, quando ancora veniva servito, il percorso
si snodava lentamente attraverso gli spazi fioriti. Alcuni
visitatori si stupivano quando li invitavo a mettersi fisicamente in
relazione con le piante attraverso il tatto; il passaggio attraverso
il giardino delle erbe era senza dubbio il più coinvolgente.”
da I giardini venuti dal vento di Gabriella Buccioli, Ed.
Pendragon