BAR TRATTORIA ANCONELLA Piatti tipici bolognesi e carni toscane, crescentine e piadine.
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Cucina e Ricette di Bologna
Bologna definita "la grassa" deve questo epiteto alla gastronomia non solo grassa per il numero elevato di preparazioni appartenenti alla sua tradizione ma anche per il frequente utilizzo di condimenti riscontrabile nei vari piatti locali.
Si è verificato che questa ricchezza gastronomica sia principalmente dovuta all'esistenza dell'Università, centro che faceva confluire a Bologna da luoghi disparati studenti, professori ed intellettuali in genere ciascuno portando le proprie tradizioni culinarie.
Sicuramente due sono gli elementi che identificano tale
gastronomia e sono la pasta all'uovo più o meno ripiena
e la carne di maiale.
Ecco allora che questi due elementi si declinano in una
varietà di prodotti tipici che vanno dalla mortadella di
Bologna, al ragù, ai tortellini, alle tagliatelle etc.
Sicuramente Bologna ha avuto, non solo il merito di aver
sviluppato tale gastronomia, ma anche il merito d'aver
saputo valorizzarla e proteggerla.
Già sin dagli anni '70 istituzioni appartenenti
all'ambito gastronomico-culinario, promossero la
registrazione presso la camera di commercio locale di
alcuni piatti tipici che più rappresentavano la
gastronomia tipica bolognese e questi sono:
Le tagliatelle di Bologna
Ripieno dei tortellini di Bologna
Ragù bolognese
Certosino di Bologna
Lasagne verdi alla bolognese
Il friggione
Spuma di mortadella
Galantina di pollo (o di cappone)
Cotoletta alla bolognese
Gran fritto misto alla bolognese
Le prime sono uno dei piatti simbolo della cucina
bolognese, la codifica presso la camera di commercio
bolognese della preparazione delle tagliatelle,
stabilisce non solo gli ingredienti ammessi ma anche le
dimensioni che queste devono avere.
Quindi, non solo bisogna sapere che le vere tagliatelle
bolognesi sono fatte unicamente di farina e uova, ma
anche che devono essere larghe 7mm.
Ovviamente il condimento codificato per questo piatto è
il ragù bolognese, preparato con carni miste ovviamente
di maiale accompagnato da vitello e manzo.
Il tutto viene rosolato con un soffritto di burro,
pancetta e aromi e portato a cottura con del vino rosso
e salsa di pomodoro.
L'origine delle tagliatelle sembra derivare
dall'ispirazione che un cuoco bolognese ebbe nel
guardare i lunghi capelli dorati di Lucrezia Borgia,
ispirazione che portò all'invenzione di tale piatto
servito per la prima volta al matrimonio della stessa.
Altro piatto simbolo della cucina bolognese sono i tortellini, dei quali è stato codificato il ripieno che prevede l'utilizzo di lombo di maiale, prosciutto crudo, mortadella di Bologna, Parmigiano Reggiano, uova e noce moscata.
Questi vengono serviti, secondo la tradizione, in un buon brodo di cappone o gallina, anche se molteplici sono i condimenti utilizzati oggigiorno, come in abbinamento con della panna o al ragù o ancora in timballo.
Sempre parlando di pasta all'uovo non possiamo non menzionare le lasagne verdi alla bolognese, lasagne verdi che sono una variante delle più classiche lasagne, per ottenere tale colorazione viene aggiunta alla pasta (ottenuta sempre con farina e uova) degli spinaci tritati.
Le lasagne vengono, ovviamente, condite a strati
alternati di ragù, besciamella e parmigiano reggiano e
poste in forno per ultimarne la cottura.
Passiamo, ora, ai secondi piatti, tra i quali citiamo la
cotoletta alla bolognese. Si tratta di fettine di
vitello panate, ossia passate nell'uovo e nel
pangrattato e fritte nel burro.
Successivamente vengono coperte da fettine sottili di prosciutto e da scaglie di parmigiano reggiano, quindi bagnate con un pochino di brodo e salsa di pomodoro e fatte cuocere fino a quando il parmigiano non risulti ben fuso.
Come già detto nella cultura gastronomica bolognese la
carne di maiale la fa da protagonista, è proprio da
questa carne che a Bologna è nata la mortadella, salume
utilizzato anche nella preparazione del ripieno dei
tortellini e non solo, i fantasiosi bolognesi sono
riusciti, infatti a ricavarne addirittura una spuma da
utilizzare per esempio come accompagnamento a crostini e
tartine negli antipasti.
Parliamo, infine dei dolci, il più tipico dei quali è il
cosiddetto panspeziale ossia certosino bolognese.
Si tratta di un dolce natalizio preparato con farina,
miele, frutta candita (principalmente cedro), mandorle,
cioccolato fondente, uvetta sultanina, pinoli, burro,
semi di anice e cannella.
Si dice che questo dolce veniva originariamente, si
parla di una ricetta medievale, preparato dai farmacisti
definiti ai tempi speziali, forse gli unici che avevano
accesso a spezie come la cannella, da qui il nome
panspeziale.
Solo successivamente la ricetta venne riproposta dai
frati della Certosa, per cui il nome cambiò da
panspeziale, nome che però ricorre tutt'oggi, a
certosino bolognese.
Questo dolce venne talmente apprezzato da arrivare
persino alla corte papale, nonostante ciò la sua
diffusione si limitò alla provincia bolognese.